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Quanto ci piace il Valpolicella Ripasso! Ma sai cos'è il Ripasso?

Quanto ci piace il Valpolicella Ripasso! Ma sai cos'è il Ripasso?

Quanto ci piace il Valpolicella Ripasso! Ma sai cos'è il Ripasso?

Il Valpolicella Ripasso è uno dei vini rossi più conosciuti ed apprezzati, prodotto con una tecnica enologica che vanta antichissime tradizioni e che vogliamo spiegarvi brevemente. La tecnica del Ripasso consiste nel “ri-passare” il Valpolicella sulle vinacce residue dell'Amarone o del Recioto per 15-20 giorni, innescando una seconda fermetazione alcolica. È una pratica antica usata dai contadini in Valpolicella sin dal Medioevo per aggiungere struttura, corpo e colore a vini di bassa gradazione e persistenza. 

Nel 1967 Masi con il lancio del suo Campofiorin ha ridato slancio e visibilità a questa tecnica. Il grande successo del Campofiorin ha aperto le porte del mondo al Ripasso e ha innescato il processo che ha portato al riconoscimento della DOC nel 2010.

Viene prodotto con uve Corvina, Corvinone, Rondinella e percentuali minori di altri vitigni autoctoni, le stesse utilizzate per la produzione di Amarone e Recioto.

Il Valpolicella Ripasso viene denominato:

- Classico se prodotto nella zona di produzione “Classica” che comprende il territorio dei comuni di Fumane, Marano, Negrar, Sant'Ambrogio e S. Pietro in Cariano.

- Valpantena se prodotto in Valpantena nei comuni di Grezzana, limitatamente alla frazione di Stallavena, e Verona, limitatamente alle frazioni di Marzana, Quinto di Valpantena, Santa Maria di Stelle, San Felice Extra.

- Superiore se l'affinamento in botte avviene per un minimo di 12 mesi  e il grado alcolico risulta essere al consumo superiore al 12%.

Ogni cantina sceglie le vinacce su cui effettuare il Ripasso (Amarone, Recioto o entrambe), la percentuale di uve da ripassare e la durata del contatto con le vinacce.

Come riportato nel Disciplinare, il “Valpolicella Ripasso risulta caratterizzato da una maggior struttura e longevità rispetto al “Valpolicella” base, da una maggiore alcolicità, da un’acidità più bassa e una maggior rotondità, da un più elevato valore in estratti e in sostanze fenoliche. Di colore rubino con riflessi granati, offre un profumo, lievemente etereo e di frutta rosa con note di vaniglia; un sapore affinato, armonico, secco e vellutato. Per le sue caratteristiche di piacevolezza, può accompagnare primi piatti invernali, secondi piatti, salumi e formaggi di media stagionatura.”

Una tecnica antica che ancora oggi dà vita a vini eleganti e di grande fascino proposti dalle migliori cantine della Valpolicella: Masi, Zenato, Bertani, Tommasi, Tedeschi, Brigaldara, Massimago, Prà, Terre di Leone, Monte dei Ragni.

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