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Gin, trendy e amatissimo. Ma quanto ne sai davvero?

Gin, trendy e amatissimo. Ma quanto ne sai davvero?

Gin, trendy e amatissimo. Ma quanto ne sai davvero?

Il Gin sta vivendo un momento di grande successo. Puro o come base per cocktail è l’oggetto del desiderio di bartender e consumatori di tutto il mondo che amano sperimentarne le ormai innumerevoli varianti e aromatizzazioni.

Ma tu sai come si produce il gin e quali sono le sue caratteristiche?

Il gin è una bevanda alcolica ottenuta dalla distillazione di un fermentato di cereali (frumento, mais, orzo, segale) o patate in cui viene fatta macerare una miscela di varie botaniche (erbe e spezie).
Sembra che il primo “gin” sia nato nel Medioevo in Italia dalle sapienti mani di monaci che unirono a una base alcolica il ginepro per ottenere una bevanda tonica e curativa.
Successivamente nel ‘600 il gin vero e proprio vide la sua formulazione in Olanda e da qui raggiunse l'Inghilterra dove conobbe una diffusione massiccia, soprattutto nelle classi operaie.

La botanica che per disciplinare deve essere presente e predominante e da cui deriva il nome stesso di questo distillato sono le bacche di ginepro.
Le altre botanicals più comunemente utilizzate sono i semi di coriandolo, l’angelica, l’iris, la scorza di agrumi, ma ogni mastro distillatore ha la sua ricetta segreta e oggi sono davvero infiniti e provenienti da tutto il mondo gli aromi utilizzati.

Il Gin può essere classificato in queste categorie che ne identificano le modalità di produzione:

Gin o compound gin: gli aromi sono aggiunti a freddo direttamente all’alcol. È il gin più semplice da ottenere, senza distillazione e con infusione delle botaniche a freddo. Il rapporto alcol/volume deve essere di almeno 37,5%.

London Dry Gin: a dispetto del nome può essere prodotto in qualsiasi parte del mondo ma rispettando una rigida ricetta. Consiste infatti nella distillazione di un macerato con alambicchi tradizionali o in corrente di vapore di alcol etilico in presenza di ginepro. Non può essere aggiunta alcuna sostanza dopo la distillazione se non dello zucchero e in quantitativi stabiliti (5 g/ettolitro a 100% alc/vol).

Gin distillato: prodotto come il London Gin in batch all'interno di alambicchi tradizionali scaldati a vapore, se ne differenzia per la possibilità di aggiungere altre sostanze aromatiche alla fine della distillazione. Questo consente di estrarre anche colori e profumi molto delicati come quelle dei fiori e frutta che andrebbero persi in fase di distillazione.

Oltre che puro, il gin viene utilizzato per la preparazione di numerosi cocktail come i classici Gin Tonic e Gin Lemon, il Negroni o il London Mule. 

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